Incontro del Processo di Astana in Kazakistan e Appello per Accesso Umanitario a Gaza

Durante la riunione del Processo di Astana in Kazakistan, è stata sottolineata l’importanza della cooperazione internazionale, mentre è stata lanciata una chiamata per l’accesso umanitario a Gaza. Scopri i dettagli su come sono stati affrontati i temi della pace e degli aiuti umanitari in questo importante incontro.

Incontro del Processo di Astana in Kazakistan e Appello per Accesso Umanitario a Gaza
Yayınlama: 13.11.2024
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Incontro del Processo di Astana in Kazakistan

La capitale del Kazakistan, Astana, ha ospitato il 22° incontro del Processo di Astana sulla Siria, con Turchia, Russia e Iran come paesi garanti. Questo processo è stato avviato nel 2017 per trovare una soluzione alla crisi siriana, e il Kazakistan continua a ospitare regolarmente questi importanti incontri.

Durante l’incontro, le delegazioni dei paesi garanti hanno iniziato colloqui con i rappresentanti del regime siriano e dell’opposizione. Dopo questi colloqui, si è svolta la sessione principale dell’incontro. Durante la sessione, il Vice Ministro degli Affari Esteri del Kazakistan, Alibek Bakayev, ha presentato al pubblico la dichiarazione finale dell’incontro.

Appello per Accesso Umanitario a Gaza

Nella dichiarazione, i garanti del Processo di Astana, Turchia, Russia e Iran, hanno condannato fermamente gli attacchi e i massacri perpetrati da Israele a Gaza, nonché l’aggressione in Libano e Cisgiordania. I paesi garanti hanno esortato la comunità internazionale, in particolare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a garantire un cessate il fuoco urgente e duraturo e a garantire l’accesso umanitario senza ostacoli a Gaza.

  • È stato sottolineato che i paesi garanti hanno richiesto un cessate il fuoco urgente in Libano e hanno evidenziato l’importanza dell’applicazione della Risoluzione 1701 (2006) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
  • È stata espressa la necessità di fornire aiuti umanitari urgenti al Libano, che ha subito morti civili di massa e gravi distruzioni infrastrutturali.
  • È stata espressa preoccupazione per gli attacchi di Israele contro missioni internazionali come le Nazioni Unite Forze di Emergenza Interinale in Libano (UNIFIL).

La dichiarazione ha anche sottolineato che Turchia, Russia e Iran devono sviluppare strategie di intervento urgente per i rifugiati che attraversano dalla Libano alla Siria in cooperazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Inoltre, sono state condannate le aggressioni militari di Israele contro la Siria, affermando che queste azioni violano il diritto internazionale.

Sovranità della Siria e Lotta al Terrorismo

Nella dichiarazione, è stato registrato che i paesi garanti hanno sottolineato la loro ferma adesione alla sovranità, indipendenza e integrità territoriale della Siria. È stata inoltre affrontata la questione della lotta al terrorismo. I paesi garanti hanno espresso l’importanza di ripristinare le relazioni tra Turchia e Siria per garantire le condizioni di un ritorno sicuro e dignitoso per i siriani, intensificare il processo politico e garantire il flusso di aiuti umanitari.

  • È stato dichiarato che la lotta contro tutte le forme di terrorismo continuerà.
  • È stata espressa la determinazione a opporsi all’agenda separatista che minaccia l’integrità territoriale della Siria.
  • Condannati gli atti di gruppi terroristici, incluso l’attacco al palazzo TUSAŞ ad Ankara del 23 ottobre 2024.

I paesi garanti hanno sottolineato l’importanza di prevenire qualsiasi attività distruttiva che potrebbe ulteriormente destabilizzare la Zona di De-escalation di Idlib. Condannando la situazione nel nord-est della Siria, hanno concordato che la sicurezza e la stabilità durature possono essere garantite solo con la protezione della sovranità e dell’integrità territoriale di questo paese.

Infine, è stato comunicato che Russia, Turchia e Iran hanno deciso di tenere il 23° ciclo di colloqui di Astana nella prima metà del 2025. A questi importanti colloqui parteciperanno, come osservatori, rappresentanti delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa, insieme a delegazioni da Giordania, Iraq e Libano. È stato anche notato che il 21° ciclo di colloqui di Astana si è svolto a gennaio di quest’anno.

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