Primo commento del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qasim

Il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qasim, ha rilasciato la sua prima dichiarazione dopo l’inizio del suo mandato. Questa dichiarazione contiene importanti indizi sul futuro e sulle strategie dell’organizzazione. Per ulteriori dettagli, date un’occhiata alla notizia.

Primo commento del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qasim
Yayınlama: 01.11.2024
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Il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato con fermezza nel suo primo discorso dopo la nomina: “La vittoria finale sarà nostra”. Con questo messaggio, Qassem ha sottolineato la determinazione di Hezbollah nella sua lotta di resistenza.

Qassem ha affermato che l’ex leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, è per lui come un fratello, promettendo di portare avanti l’eredità di Nasrallah. Ha anche espresso che Hashim Safiyuddin, che ha perso la vita nell’attacco israeliano, è una figura importante per Nasrallah. Qassem ha descritto Yahya Sinwar come “il simbolo del coraggio, della resistenza palestinese e degli uomini liberi del mondo”.

Qassem ha sottolineato che continuerà il lavoro svolto da Nasrallah sotto la sua guida e che continuerà la lotta contro Israele con la stessa mappa politica.

Sostegno a Gaza e Minacce nella Regione

Naim Qassem ha affermato: “Aiutare Gaza è nostro dovere. Difenderemo Gaza contro la minaccia israeliana per tutta la regione”, sottolineando l’importanza della resistenza nella regione. Ha anche dichiarato che i fattori che hanno portato all’uscita di Israele dai territori libanesi nel passato non erano decisioni internazionali, ma Hezbollah, l’esercito libanese e il popolo.

Lotta contro Israele e Strategie

Qassem ha dichiarato: “Israele ha lanciato migliaia di attacchi contro Hezbollah via terra, mare e aria. Tuttavia, nessuno può dire che rispettano le leggi di guerra e che noi li abbiamo incitati ad attaccare. Gli israeliani stanno pianificando di costruire insediamenti nei territori libanesi. Ma noi abbiamo la forza per respingerli”.

Qassem ha aggiunto: “Nessuno combatte a nostro nome e noi non combattiamo a nome di nessuno. Il nostro obiettivo è proteggere la nostra patria e difendere il nostro paese. L’Iran ci sostiene, ma non ci fa richieste. Se un altro paese arabo o islamico desidera sostenerci contro Israele, lo accoglieremo con piacere”.

Infine, ha dichiarato: “Ci troviamo di fronte a un grande progetto nella regione; questo è una guerra globale contro la resistenza che non si limita al Libano e a Gaza”.

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