Affermazioni sulle elezioni in Georgia e processo di indagine
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La Procura Generale della Georgia ha avviato un’indagine approfondita in seguito alle accuse di frode nelle elezioni parlamentari svoltesi il 26 ottobre 2023. La convocazione del presidente Salome Zurabišvili per un’interrogazione è diventata una parte importante di questo processo.
Con la vittoria annunciata del partito al potere, il Partito Georgiano dei Sogni, nelle elezioni generali tenutesi sabato 26 ottobre, la tensione politica nel paese è aumentata progressivamente. La Procura Generale della Georgia ha annunciato di aver avviato un’indagine sull’accusa di frodi elettorali in seguito a una richiesta presentata dalla Commissione Elettorale Centrale il 30 ottobre. La Procura ha comunicato di aver convocato il presidente Salome Zurabišvili il 31 ottobre, ritenendola “in possesso di prove relative a possibili frodi”. Inoltre, è stato registrato che verranno esaminate anche le accuse sollevate da vari partiti politici e rappresentanti delle missioni di osservazione.
Nella dichiarazione è stato affermato: “La Procura informerà regolarmente il pubblico sui risultati dell’indagine”. Questa situazione ha nuovamente evidenziato quanto sia tesa l’atmosfera politica in Georgia.
L’Opposizione e il Presidente Non Riconoscono i Risultati Elettorali
Secondo i risultati annunciati dalla Commissione Elettorale Centrale della Georgia, il partito al potere, il Partito Georgiano dei Sogni, ha ottenuto il 53,93% dei voti nelle elezioni del 26 ottobre, vincendo per la quarta volta consecutiva. Gli altri partiti che hanno superato la soglia del 5% e sono entrati in Parlamento sono stati elencati come segue:
- Coalizione per il Cambiamento: 11,03%
- Movimento Nazionale Unito: 10,1% (partito dell’ex presidente Mikheil Saakaşvili)
- Georgia Forte: 8,81%
- Georgia per Gakharia: 7,7%
Si prevede che l’opposizione avrà un totale di 61 seggi nel Parlamento composto da 150 membri, mentre il Partito Georgiano dei Sogni avrà 89 seggi. Tuttavia, il presidente Zurabišvili ha dichiarato di non riconoscere i risultati elettorali, affermando: “Non riconosco queste elezioni. Non è possibile riconoscere queste elezioni. Riconoscerle equivarrebbe a riconoscere l’intervento della Russia. Le elezioni del 26 ottobre erano completamente truccate”. I partiti di opposizione che hanno ottenuto il diritto di rappresentanza in Parlamento hanno anche annunciato che non parteciperanno al Parlamento, chiedendo nuove elezioni.
Le Elezioni Sotto l’Ombra delle Tese Relazioni tra Tbilisi e l’Occidente
Per la Georgia, il processo di integrazione con la NATO e l’Unione Europea è tra le questioni prioritarie, mentre ci sono stati gravi attriti recenti tra il governo di Tbilisi e alcuni paesi occidentali. A causa della legge sulla “Trasparenza dell’Influenza Straniera”, che ha portato a lunghe manifestazioni nei mesi di aprile e maggio e che è stata definita “legge russa” dall’opposizione, il processo di adesione della Georgia all’UE è stato sospeso. Di conseguenza, l’UE ha bloccato un aiuto di 30 milioni di euro pianificato per l’esercito georgiano per il 2024. Anche gli Stati Uniti hanno sospeso un aiuto di 95 milioni di dollari per la Georgia e un’esercitazione militare congiunta prevista per quest’anno, imponendo anche divieti di visto per alcuni funzionari georgiani.
L’opposizione georgiana ha valutato le elezioni come una “scelta tra Europa e Russia”, mentre il governo definisce questa situazione come una “questione di pace o guerra”. La legge sulla “Trasparenza dell’Influenza Straniera” prevede che le ONG e i media in Georgia, che ricevono più del 20% del loro finanziamento annuale dall’estero, debbano registrarsi come “agenti stranieri” ogni gennaio, altrimenti rischiano multe.