Elezioni presidenziali in Moldavia e referendum per l’adesione all’UE

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Elezioni presidenziali in Moldavia e referendum per l’adesione all’UE
Yayınlama: 22.10.2024
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Elettorato presidenziale in Moldavia e referendum per l’adesione all’UE

La Moldavia sta affrontando oggi una prova politica significativa. I cittadini si sono recati alle urne per le elezioni presidenziali e per il referendum sull’adesione all’Unione Europea (UE). Le operazioni di voto, iniziate alle 07:00 ora locale, termineranno alle 21:00. I primi risultati sono attesi intorno alle 22:00.

Secondo i sondaggi, l’attuale presidente Maia Sandu sta conducendo una campagna a favore dell’adesione all’UE e si presenta come il principale candidato. Se nessun candidato ottiene il 50% dei voti, si svolgerà un secondo turno per le elezioni presidenziali il 3 novembre. In tal caso, Sandu dovrebbe affrontare l’ex procuratore generale Alexandr Stoianoglo, sostenuto dal partito socialista pro-Russia.

I moldavi esprimeranno un voto “Sì” o “No” per aggiungere alla Costituzione la dichiarazione che “l’integrazione nell’Unione Europea è l’obiettivo strategico della Repubblica di Moldavia”. Questo referendum è di estrema importanza per il futuro del paese.

Dopo aver votato, Sandu ha dichiarato: “Il voto che esprimeremo nel referendum determinerà il nostro futuro nei prossimi dieci anni” e ha incoraggiato tutti i moldavi a partecipare al voto.

D’altra parte, Alexandr Stoianoglo ha annunciato di aver boicottato il referendum dopo aver votato per le elezioni presidenziali. Sottolineando la necessità di un nuovo governo per il paese, Stoianoglo ha affermato che, se eletto, svilupperà le relazioni con l’UE, la Russia, gli Stati Uniti e la Cina.

Alle 18:00 ora locale, il tasso di affluenza alle urne è stato annunciato al 42%. Questo dato mostra l’importanza delle elezioni e l’impatto dei cittadini sulla politica.

Nel frattempo, la polizia ha fatto gravi accuse contro l’imprenditore in fuga Ilan Shor, residente in Russia. Si sostiene che Shor stesse cercando di corrompere un gruppo di almeno 130.000 elettori per far sì che esprimessero un voto “no” nel referendum. Prima delle votazioni, la radio statale nella capitale Chisinau ha esortato le persone a non votare in cambio di denaro e ha chiesto di segnalare tali offerte alle autorità.

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