Attacco aereo di Israele su Beirut: il numero dei morti è salito a 4
Il numero di morti nell’attacco aereo di Israele su Beirut è salito a 4. Scopri le ultime informazioni sui dettagli dell’evento, le reazioni internazionali e le tensioni nella regione.
Attacco di Israele a Beirut: Il numero dei morti è salito a 4
Dopo l’attacco aereo di Israele contro la capitale libanese Beirut, il numero dei morti continua a salire. Mentre proseguono le operazioni di rimozione delle macerie avviate dopo l’attacco, fonti ufficiali hanno riportato che il numero dei morti è salito a 4. Il Ministero della Salute libanese ha dichiarato che 83 persone sono rimaste ferite e che la maggior parte dei feriti è stata dimessa dopo le cure in pronto soccorso.
Fonti di sicurezza libanesi hanno riferito che Fuad Shukr, uno dei principali consiglieri del leader di Hezbollah Hasan Nasrallah, preso di mira da Israele, è sopravvissuto all’attacco aereo, mentre hanno condiviso la notizia della morte di 2 persone nell’attacco. Tuttavia, fonti di Hezbollah hanno affermato che ci sono state segnalazioni riguardo alla possibilità che Shukr fosse sotto le macerie. Non ci sono ancora informazioni certe sul fatto che Shukr sia vivo o meno.
Le Forze di Difesa israeliane, in una dichiarazione rilasciata durante la notte, hanno sostenuto che Shukr è morto nell’attacco.
Luogo dell’incidente e opinioni dei testimoni
Il palazzo preso di mira dall’attacco su Beirut è stato ripreso da un drone. Dopo l’attacco, l’area è stata messa in sicurezza e si è osservato che anche altri edifici circostanti hanno subito gravi danni. Un testimone presente sul luogo, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha espresso le proprie sensazioni dicendo:
“Vivevamo in sicurezza, mantenendo il nostro orgoglio e la nostra dignità, ma all’improvviso hanno iniziato a ucciderci. Sia l’est che l’ovest ci hanno traditi. Sono tutti assassini. Ci hanno attaccato, noi siamo del Corano e il Corano ci ha insegnato che uccidere è un grande peccato. Ma a loro non importa, uccidono donne e bambini, vogliono che vengano trasportati nei campi, e poi bombardano i campi. Hanno bruciato e distrutto il nostro popolo. Dove è l’umanità, dove sono i diritti umani? Ti arrestano o ti uccidono, confiscano la tua terra e la tua casa. Non c’è ingiustizia più grande di questa. Questa è la nostra terra, la nostra patria e non la abbandoneremo mai. Tutte le religioni vietano di attaccare le persone, ma ci attaccano. Non ci importa, anche se moriamo, moriremo con onore. Ciò che conta è la patria.”