Sospensione dell’istruzione presso l’Istituto di Studi Politici di Parigi
A causa di una disputa riguardante l’istruzione presso l’Istituto di Studi Politici di Parigi, le lezioni sono state temporaneamente sospese. Per ulteriori dettagli, vi invitiamo a leggere il nostro articolo.
All’Instituto di Studi Politici di Parigi, la capitale della Francia, le lezioni sono state sospese per un giorno a causa delle manifestazioni di sostegno a Gaza. Le manifestazioni di sostegno alla Palestina iniziate nelle università degli Stati Uniti continuano anche in Francia. Dopo le proteste all’Istituto di Studi Politici di Parigi (Sciences Po), considerato una delle istituzioni più prestigiose dell’università parigina, è stata decisa la sospensione delle lezioni per un giorno. Oggi non ci saranno lezioni nella scuola che è diventata il centro delle proteste nelle università francesi. Non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali dall’amministrazione dell’università, ma secondo quanto riportato dai media francesi, il personale è stato istruito a lavorare da casa. La strada dove si trova il campus è stata chiusa alla circolazione dalla polizia.
Sciopero della fame degli studenti
Il comitato studentesco filo-palestinese ha annunciato ieri che sarebbe stata organizzata una ‘seduta pacifica’ nella scuola e ha dichiarato che 6 studenti hanno iniziato uno sciopero della fame ‘in solidarietà con i palestinesi’. Un membro del comitato ha dichiarato che lo sciopero della fame continuerà finché il consiglio di amministrazione dell’università non accetterà di rivedere i rapporti con le università israeliane. Il vice direttore dell’università Jean Basseres aveva dichiarato in precedenza di aver respinto tale richiesta durante un incontro con i rappresentanti degli studenti. La Ministra dell’Istruzione Superiore e della Ricerca della Francia, Sylvie Retailleau, ha dichiarato ieri che ha dato istruzioni all’amministrazione dell’università di ‘mantenere l’ordine’ e, se necessario, di far intervenire la polizia.
- La Ministra dell’Istruzione Superiore e della Ricerca della Francia, Sylvie Retailleau, ha chiesto all’amministrazione dell’università di ‘mantenere l’ordine’.
- Le proteste filo-palestinesi iniziate all’Università di Columbia a New York si sono estese a livello mondiale coinvolgendo le università di tutto il mondo.
- Il comitato studentesco ha annunciato che continuerà le proprie azioni di protesta.
Le proteste si diffondono
Le proteste filo-palestinesi iniziate all’Università di Columbia a New York il 18 aprile si sono estese a livello mondiale coinvolgendo le università di diversi paesi. In Francia, in Canada e più recentemente in Messico, sono iniziate manifestazioni di sostegno alla Palestina nelle università. Gli studenti che si sono riuniti il 26 aprile all’Istituto di Studi Politici di Parigi per sostenere la Palestina hanno bloccato l’accesso a un edificio del campus protestando contro gli attacchi contro i civili, e le lezioni sono state spostate online. Dopo Israele e gli Stati Uniti, la Francia, che ospita la più grande comunità ebraica del mondo, è anche la patria della più grande comunità musulmana d’Europa.