ONU: “Sistema sanitario ad Haiti sull’orlo del collasso”
Le Nazioni Unite (ONU) hanno annunciato che il sistema sanitario ad Haiti è sull’orlo del collasso a causa dell’escalation della violenza.
Gli incidenti violenti causati dalle bande e dalle proteste anti-governative ad Haiti hanno precipitato il paese nel caos. A causa degli eventi in corso, lo stato di emergenza nella capitale, Port-au-Prince, è stato esteso fino al 3 aprile. In base allo stato di emergenza, tutte le proteste sono proibite e alle forze di sicurezza è stato ordinato di arrestare coloro che disobbediscono al coprifuoco.
A Port-au-Prince, dove si stanno verificando scontri di strada, un magazzino alimentare è stato saccheggiato e molti veicoli sono stati incendiati. A causa della chiusura delle stazioni di rifornimento di carburante, le persone hanno iniziato a comprare benzina dai venditori ambulanti utilizzando contenitori di
plastica.
In una dichiarazione dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), si è notato che a causa della carenza di personale, attrezzature, letti, sangue e medicinali, il sistema sanitario del paese è “sull’orlo del collasso”, rendendo difficile curare i feriti negli scontri.
In una dichiarazione del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), è stato menzionato che attrezzature vitali, forniture mediche e autocarri per il trasporto di cibo sono bloccati presso il porto di Port-au-Prince. La dichiarazione ha anche indicato che il trasporto marittimo è stato sospeso a causa dei rischi per la sicurezza.
Primo Ministro Impossibilitato a Tornare nel Paese
Lo scorso giovedì, le strade ad Haiti sono state agitate mentre il Primo Ministro Ariel Henry si è recato a Nairobi, capitale del Kenya, per discutere del dispiegamento di una forza di sicurezza multinazionale nel paese. In raid di bande che chiedevano le dimissioni di Henry su due prigioni, 12 persone hanno perso la vita e almeno 4.000 prigionieri sono fuggiti. A causa dell’escalation della violenza, domenica è stato dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco è stato dichiarato in tutto il paese per 72 ore. Migliaia di persone sono state sfollate a causa della violenza.
In una dichiarazione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, è stato menzionato che Ariel Henry, che si trova a Porto Rico dal martedì, ha parlato al telefono ieri con il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken. Secondo la dichiarazione, durante la conversazione Blinken ha sottolineato l’urgente necessità di accelerare la transizione verso un governo più inclusivo nel paese.