Gli agricoltori polacchi tornano a protestare per le strade
Gli agricoltori polacchi hanno nuovamente protestato a Varsavia contro le politiche agricole dell’Unione europea e le importazioni non controllate di prodotti dall’Ucraina.
Dopo la loro protesta del 27 febbraio, gli agricoltori polacchi hanno organizzato una nuova manifestazione nella capitale, Varsavia. Dopo aver deciso una protesta generale di 30 giorni a partire dal 9 febbraio, gli agricoltori polacchi si sono riuniti davanti alla sede del Primo Ministro a Varsavia per comunicare al governo e al Primo Ministro le difficoltà causate dalla politica agricola dell’UE, nota come “Patto Verde”, e dall’importazione non controllata di prodotti agricoli dall’Ucraina. Mentre le strade che portano al Parlamento e alla sede del Primo Ministro erano completamente bloccate, gruppi provenienti da fuori Varsavia si sono diretti verso la sede del Primo Ministro dove si svolgeva la protesta. Funzionari della Direzione delle Foreste polacche e cacciatori hanno sostenuto l’azione degli agricoltori. I manifestanti hanno gridato slogan anti-governativi e sventolato striscioni con messaggi come “Sarete affamati e nudi senza di noi”, “Nessuna decisione può essere presa su di noi senza di noi”, “Anno 2024 = Agricoltura nel 1956”, “Fermate la distruzione della Polonia rurale”, “Fermate le importazioni non controllate di zucchero dall’Ucraina” e “Patto Verde = Fame”. Gli agricoltori riuniti davanti alla sede del Primo Ministro hanno anche dato fuoco ai materiali che tenevano. A seguito del lancio di esplosivi da parte dei manifestanti nel fuoco, l’area di fronte alla sede del Primo Ministro si è trasformata in un campo di battaglia.
Potenziamento della sicurezza
La polizia polacca è stata dispiegata alle entrate della città nelle prime ore della giornata per impedire agli agricoltori di entrare nel centro della città con trattori e bloccare il traffico. Sono state installate barriere portatili per impedire ai trattori di passare con la forza, ed è stato osservato che erano presenti anche veicoli di intervento per eventi sociali (TOMA). Gli elicotteri della polizia hanno monitorato la sicurezza dall’alto intorno alla sede del Primo Ministro dove si svolgeva la protesta.
I colloqui con il Primo Ministro sono stati infruttuosi
Gli organizzatori della protesta e i rappresentanti degli agricoltori, che hanno incontrato il Primo Ministro Donald Tusk il 27 febbraio, non hanno raggiunto alcuna conclusione. Parlando alla manifestazione di protesta di oggi, gli organizzatori hanno affermato che avrebbero continuato la loro lotta contro le politiche dell’UE e le importazioni non controllate dall’Ucraina e hanno fatto appello all’unità.
I colloqui tra il governo e gli agricoltori per la protezione dei diritti degli agricoltori continueranno.