Risultati del Secondo Turno delle Elezioni Presidenziali della Moldavia
I risultati del secondo turno delle elezioni presidenziali della Moldavia sono stati resi noti. I risultati elettorali, insieme a informazioni dettagliate sulle performance dei candidati e sulle preferenze del pubblico, riflettono i cambiamenti nell’atmosfera politica.
Oggi, dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali in Moldova, sono stati resi pubblici i primi risultati. Secondo i dati pubblicati dalla Commissione Elettorale Centrale, c’è stata una competizione molto combattuta tra l’attuale Presidente pro-occidentale Maia Sandu e il suo rivale Alexandr Stoianoglo, che sostiene buone relazioni con la Russia.
Con l’apertura di oltre il 90% dei seggi, i risultati mostrano che l’ex procuratore generale Alexandr Stoianoglo, candidato del Partito Socialista della Repubblica di Moldova (PSRM), ha ottenuto il 50,81% dei voti. D’altra parte, l’attuale Presidente Maia Sandu, che aveva ottenuto il maggior numero di voti nel primo turno delle elezioni presidenziali, ha registrato una percentuale di voti del 49,19%.
Il tasso di partecipazione alle elezioni ha superato il 54%, che è più alto rispetto alle due elezioni precedenti, considerando che circa 3,3 milioni di elettori hanno diritto di voto. Inoltre, si prevede che i voti di oltre 300.000 moldavi che hanno votato all’estero giocheranno un ruolo importante in questi risultati.
Sandu in Vantaggio nel Primo Turno
Nel primo turno, tenutosi il 20 ottobre, l’attuale Presidente pro-occidentale Sandu ha ottenuto il 42,45% (656.354 voti) e si è classificata prima. Tuttavia, non ha raggiunto il numero di voti necessario per vincere. Il suo rivale Alexandr Stoianoglo ha ricevuto il 25,98% (401.726 voti) di sostegno. Inoltre, in un referendum tenuto parallelamente alle elezioni presidenziali, il 50,35% della popolazione ha risposto “sì” alla domanda riguardante l’inserimento dell’adesione all’Unione Europea nella costituzione, mentre il 49,65% ha votato “no”.
Dopo aver votato oggi, Sandu ha dichiarato: “Oggi dobbiamo essere più uniti che mai per proteggere la pace, i nostri voti e la nostra indipendenza. I ladri vogliono rubare i vostri voti e comprare il nostro paese, ma il potere del popolo è infinitamente più grande di ogni loro gioco.”
Il suo rivale Stoianoglo ha dichiarato che, se eletto presidente, supporterà l’integrazione nell’Unione Europea, ma svilupperà anche buone relazioni con la Russia nel rispetto degli interessi del paese. “Ho votato per una Moldova libera, stabile e in crescita, che sviluppa relazioni armoniose sia con l’Est che con l’Ovest, non per chi attende con le mani tese.” Ha risposto alle critiche di essere un “uomo del Cremlino” dicendo: “Non ho legami né con il Cremlino, né con rappresentanti di altri stati, né con alcun servizio segreto.”
Processo di Voto all’Estero
Gli elettori al di fuori della Moldova hanno formato lunghe code davanti alle rappresentanze diplomatiche in diversi paesi europei. Tuttavia, le operazioni di voto nei centri di voto a Bucarest, Brașov, Francoforte, Kaiserslautern, Northampton e Liverpool sono state interrotte a causa di segnalazioni di bombe.
Proteste in Russia e Accuse di Interferenza Elettorale
La Russia, avendo una numerosa popolazione di cittadini moldavi, ha visto molti elettori radunarsi davanti all’Ambasciata della Moldova per protestare contro il Presidente Maia Sandu. Su social media sono emerse accuse secondo cui gli elettori moldavi in Russia non hanno potuto votare a causa della mancanza di schede elettorali sufficienti.
Inoltre, il consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente Sandu, Stanislav Secrieru, ha accusato la Russia di interferire nelle elezioni in Moldova in un post sui social media. Secrieru ha affermato: “Oggi, durante il secondo turno delle elezioni presidenziali in Moldova, stiamo vedendo una grande interferenza della Russia nel nostro processo elettorale. Questo ha un alto potenziale di distorsione del risultato.” Ha condiviso foto e video che supportano le affermazioni di tentativi russi di comprare voti e facilitare l’accesso dei votanti ai seggi elettorali.