Visita di Macron in Nuova Caledonia e processo di riforma
Il presidente francese Macron e la sua visita in Nuova Caledonia, insieme ai dettagli sul processo di riforma. Gli sviluppi in Nuova Caledonia e gli sforzi di riforma della Francia nei territori d’oltremare.
Visita di Macron a Nuova Caledonia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la legge che modifica il sistema di voto a Nuova Caledonia sarà posticipata e si cercherà una nuova soluzione. Macron ha visitato il territorio d’oltremare francese di Nuova Caledonia, dove si sono verificati episodi di violenza. Macron si è incontrato con rappresentanti politici nella capitale Noumea. Dopo i colloqui, Macron ha dichiarato di aver preso importanti misure per ristabilire la calma sull’isola e far avanzare il processo politico, ristabilendo il contatto tra le parti.
Riforma Posticipata
Il presidente Macron ha affermato di non poter imporre con la forza la legge che modifica il sistema di voto e ha detto che la riforma elettorale sarà posticipata mentre si cercherà una nuova soluzione. Macron ha espresso fiducia nel fatto che le forze politiche dell’isola potranno raggiungere un accordo esaustivo nelle prossime settimane e mesi, sottolineando che la legge, una volta approvata dai deputati a Parigi, ha una ‘legittimità democratica’. Macron ha annunciato che la riforma dovrà essere sottoposta al voto della popolazione di Nuova Caledonia, ma non ha specificato se si terrà un referendum.
Prossimi Passi e Cambiamenti
Macron ha dichiarato di volere un periodo di alcune settimane per garantire la calma e riprendere il dialogo tra le parti sull’isola, e ha annunciato che entro un mese valuterà il futuro dell’isola, convocando il Congresso entro la fine di giugno in caso di mancato accordo per l’approvazione della riforma. Macron ha inoltre affermato che lo stato di emergenza sarà revocato se le barricate verranno rimosse.
Cosa è successo?
La proposta di legge per modificare il sistema di voto a Nuova Caledonia è stata discussa il 13 maggio all’Assemblea Nazionale francese, scatenando proteste e successivamente episodi di violenza. Dopo l’approvazione della proposta il 15 maggio, il governo francese ha inviato ulteriori forze di sicurezza sull’isola. Nei disordini che ne sono seguiti, 6 persone, tra cui 2 gendarmi, hanno perso la vita.
La modifica al sistema di voto prevede che i cittadini francesi residenti da almeno 10 anni a Nuova Caledonia possano votare alle elezioni. La popolazione di Nuova Caledonia è preoccupata che l’allargamento delle liste elettorali possa favorire i politici filo-francesi e ridurre l’influenza del popolo Kanak nativo. Perché la modifica costituzionale entri in vigore, deve essere approvata anche dal Congresso.