Il presidente russo Putin visita la Cina e rilascia dichiarazioni sull’Ucraina

La visita in Cina del Presidente russo Putin

Il Presidente russo Vladimir Putin ha visitato la città di Harbin nell’ultimo giorno della sua visita in Cina. Putin ha partecipato alla cerimonia di apertura dell’8° Expo Russia-Cina e del 5° Forum di Cooperazione Interregionale Russia-Cina insieme al Vice Presidente cinese Han Zheng. Dopo aver completato la sua visita ufficiale di due giorni, Putin ha risposto alle domande dei giornalisti russi. Putin ha dichiarato che i suoi contatti ufficiali in Cina sono stati produttivi, affermando: “La nostra interazione, la nostra cooperazione, il nostro partenariato strategico con la Cina non sono diretti contro nessuno. Il nostro unico obiettivo è creare condizioni migliori per lo sviluppo dei nostri paesi e per aumentare il benessere dei nostri popoli”.

Le dichiarazioni di Putin su Ucraina e Kharkov

Il Presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che creeranno una zona cuscinetto sicura nella regione di Kharkov in Ucraina, affermando: “Non abbiamo alcun piano di conquistare Kharkov”. Putin ha valutato anche il processo negoziale con l’Ucraina, dichiarando: “A differenza della parte ucraina, non abbiamo mai rifiutato i negoziati. Sono stati loro a ritirarsi dal processo negoziale, annunciando che ci avrebbero sconfitti strategicamente e dicendo ‘Lotteremo fino alla fine’. In realtà, non fino alla fine, ma fino all’ultimo ucraino. Hanno fatto tutto da soli”.

Putin ha sottolineato che la Russia non ha alcuna intenzione di conquistare Kharkov, affermando: “Per quanto riguarda quelli che si dirigono verso Kharkov, ciò che sta accadendo lì è un errore dell’Ucraina. Perché hanno sparato e continuano a sparare verso insediamenti nelle nostre regioni di confine, inclusa Belgorod. Civili stanno morendo lì. È molto chiaro. Stanno sparando direttamente verso il centro della città e verso gli insediamenti. Se questo continua, abbiamo detto che saremo costretti a creare una zona di sicurezza, una zona cuscinetto lì. E ora lo stiamo facendo. Non abbiamo alcun piano di prendere Kharkov”.

Putin, se invitato alla conferenza di pace sull’Ucraina in Svizzera, ha dichiarato: “Chiedete in quali condizioni. Se non ci invitano, perché dovrei ora imporre condizioni e voler andare lì? Cosa vogliono fare? Riunire il maggior numero possibile di paesi, convincere tutti che le condizioni migliori sono quelle proposte dalla parte ucraina, quindi presentarcele come un ultimatum e dire ‘Vedete, il mondo intero la pensa così. Accettate’. Questo è il modo di condurre negoziati? Certamente no. È un tentativo di imposizione. La Russia è stata oggetto di un tentativo di sconfitta strategica ma non ha funzionato. Anche questo tentativo di imposizione avrà lo stesso esito”.

Quando gli è stato ricordato che il mandato del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky scade il 20 maggio, e gli è stata posta la domanda se la Russia considera Zelensky un presidente legittimo, Putin ha risposto: “Per quanto riguarda la legittimità, questa è una questione che deve essere affrontata prima di tutto dal sistema politico e giuridico dell’Ucraina. Nella Costituzione ci sono tutte le opzioni possibili. Ma per noi è certamente importante perché, quando si tratta di firmare alcuni documenti (negoziati con l’Ucraina), naturalmente dobbiamo firmare quei documenti critici con le autorità legittime. Questo è un dato di fatto. Tuttavia, ripeto, questa domanda dovrebbe essere risolta dal sistema politico e giuridico dell’Ucraina”.